La "rete" cambierà i sistemi tradizionali.



La rete permetterà di gestire le politiche nazionali e locali senza l'intermediazione dei "partiti" all'insegna di una Democrazia reale in cui finalmente i Popoli potranno esercitare quella Sovranità che fino ad oggi è stata usurpata dalla partitocrazia manipolandola ed abusandola ai propri interessi.

La rete, come tutti sappiamo, è un settore dalla tecnologia informatica che io personalmente considero essere l'invenzione più straordinaria che il nostro Creatore abbia consentito alla scienza moderna di concepire.

La multifunzionalità della tecnologia informatica permette di elaborare infinite situazioni e di realizzare programmi applicabili ad ogni arte, scienza ed attività umana.

La rete è il programma della scienza telematica per eccellenza in assoluto che funge da nastro trasportatore pluridirezionale, "verso e da" ogni altro punto di connessione esistente con una velocità pressoché istantanea.

Ma la rete non è solo veicolo trasportatore, bensì anche uno strumento con cui si possono realizzare condizioni virtuali da cui si ottengono risultati reali; chiarisco con un esempio:

Prendiamo uno stanzino di due metri quadrati (anche meno perché basta lo spazio di un PC) ebbene in quello spazio possono entrare virtualmente 200 o 300 o 1000 o 10.000 o più persone e partecipare ad un convegno o dibattito, ognuna può alzare la mano rendendosi visibile attraverso la propria webcam per prendere la parola , essere visto ed ascoltato da tutti gli altri partecipanti come fossero tutti contemporaneamente presenti in quello stanzino, eppure ogni persona trovasi situata in punti diversi del pianeta, quindi una condizione virtuale, ma con effetto reale.

Le nazioni che hanno introdotto la rete nel rapporto tra politica e cittadini stanno riscontrando cambiamenti tendenti verso una Democrazia reale perché permette l' esercizio in prima persona della Sovranità dei Popoli e ciò grazie all'utilizzo di parametri reali applicati nel "virtuale"che "materialmente" non si potrebbero combinare per la semplice ragione di natura fisica in cui masse, spazio e tempo sono grandezze che si relazionano e rispondono a precise "leggi fisiche",mentre in rete le stesse grandezze si possono collocare in molte combinazioni che solo la dimensione del "virtuale"rende possibile e nonostante ottenere risultati di "funzionalità, effetto ed efficacia"(come semplificato dall'esempio) in forma "reale e concreta".

La rete si sta materializzando in una rampa di lancio che proietterà l'era moderna all'era post-moderna, entrerà nella letteratura umanistica del prossimo millennio facendo scrivere di se interi volumi su ogni settore ed attività umana in cui la sua influenza avrà determinato un cambiamento o una accelerazione dei processi evolutivi, per esempio nelle relazioni sociali, nella cultura, nella politica, nelle forme di aggregazioni, nelle forme di organizzazione e di gestione, nell'apertura delle menti a nuovi orizzonti prima non visibili perché ostacolati da muri di radicalizzazioni culturali che la rete ridimensiona permettendo un approccio a prospettive diverse e a logiche di più ampia visione.

La rete è comunicazione universale, luogo di incontro e di dialogo,  informazione in tempo reale, enciclopedia di ricerca per tutte le arti e tutte le scienze, mezzo di locomozione virtuale a tempo e spazio zero, strumento di controllo, di vigilanza, di indagine, mezzo tecnico per manovrare strumenti a distanza per ogni tipo d'impiego, tra cui citiamo ad esempio quello sanitario che consente, tra le tante, la esecuzione di visite mediche strumentali a distanza e chissà, se non è già in atto, persino la possibilità futura di eseguire alcuni tipi d' interventi chirurgici con strumenti tecnici operanti sui pazienti azionati a distanza da uno specialista.

La rete e tutta la gamma delle tecnologie informatiche evolvono se stesse ad una rapidità incredibile ed imprimono una conseguente accelerazione all'evoluzione stessa dei settori a cui esse si applicano

Tra le tante caratteristiche della rete non si può trascurare quella che non consente e non perdona falsità , imbrogli, promesse non rispettate, uso improprio o illecito di essa perché tutto viene passato al setaccio, immediatamente scoperto e se illegale anche subito perseguito, spesso accade che una sola piccola menzogna da chi riveste ruoli e funzioni pubbliche, basta a scatenare una valanga di messaggi di sbugiardamento che sputtanano immediatamente e pubblicamente l'autore.

Dove la rete entra informa, porta cultura, emancipa e produce saggezza, i disturbatori del web si autoisolano perché vengono ignorati e se vogliono considerazione sono obbligati a cambiare atteggiamento.

In pratica la rete contribuisce ad elevare i popoli dallo stato di bue, di bambino egoista che i filosofi , a buon ragione, hanno sempre concordato dover prendere per mano e guidarlo nella via dell'organizzazione e della gestione nei rapporti sociali e politici.

Nel passato i Filosofi della Democrazia si sono arrovellati in diverse teorie sulla forma ideale di partecipazione "democratica", ma nessuna è mai stata in grado di soddisfare la partecipazione democratica reale, consentendo l'esercizio concreto della Sovranità del Popolo alla pari di quanto lo possa consentire l'utilizzo della rete.

Generalmente il Popolo non ha mai potuto partecipare alla politica in forma permanente ed attiva perché la gente deve lavorare ad altro per vivere e ciò ha consentito ai dirigenti dei partiti di fare della politica una ragione di mestiere all'insegna del profitto e del potere.

Così è sempre stato, ma l'avvento della "rete" può mettere la parola fine a questo uso ed abuso dei politicanti, perché oggi si può, dopo una giornata di lavoro, con due ore di PC partecipare alla politica in "permanenza virtuale" perché in quelle due ore si può entrare in tutte le istituzioni, sfogliare l'attività politica della settimana, informarsi su ogni argomento, soffermarsi sulle questioni in cui ciascuno ritiene di poter meglio dare il proprio contributo di partecipazione e commentare, esprimere un voto, proporre, apportare emendamenti migliorativi su proposte altrui, rivedere e giudicare gli interventi degli esponenti politici con particolare attenzione ai rappresentanti di riferimento, dare loro suggerimenti ,...e tutto grazie al fatto che con la rete, sono le istituzioni che entrano nelle famiglie o reciprocamente visto, sono tutte le famiglie che possono entrare "virtualmente in contemporaneità" nelle istituzioni, grazie alla rete.

Sono sempre di più coloro che grazie alla rete trovano o ritrovano il piacere di sentirsi ed essere protagonisti alla vita del paese, scegliendo di sedersi al proprio PC, dove si può esprimere il proprio pensiero e prendere parte attiva ad un dibattito, piuttosto che passare due ore di rimbecillimento alla TV a farsi riempire la testa di spazzatura e da manipolate informazioni di regime a senso unico, senza alcuna possibilità di verifica sull'attendibilità che invece la rete consente.

Sarà la rete ad isolare e a "disarcionare i partiti dalle istituzioni", una conversione incruenta, una "rivoluzione informatica", un processo la cui propulsione sarà determinata dal basso, dagli utilizzatori della rete e non per comando di un leader carismatico, ma "in nome" di una idea, di una proposta e "non" da chi la propone che può essere chiunque purché non sballata perché nella rete tutto si analizza, si discute e si vota, le stramberie "non passano".

Già oggi si verifica con frequenza che persone o gruppi che lanciano idee di scarso senso civico, tipo il proporre di non pagare le tasse o altre corbellerie, vengono completamente ignorati e isolati e chi propone qualcosa di illecito o d' illegale viene, inoltre, anche segnalato e tenuto sotto controllo dalle vigilanze competenti, all' incontrario chi lancia un appello per un'azione di dimostrazione intorno ad una ragione civile e/o in tutela dei diritti contro forme repressive o di distorsione delle regole democratiche e costituzionali, sono immediatamente recepite e la risposta è "immediata,solidale, massiva e correttamente civile"a dimostrazione di una grande maturità civica e di saggezza collettiva.

I professionisti della politica e del potere, figli della partitocrazia, se ne sono accorti ed hanno capito che la rete informa , li può isolare e spingere all'estinzione, è perciò che tentano di controllarla, di normalizzarla, di soffocarla alla cinese maniera, ma sono troppo ottusi per capire che il detonatore è già innescato e nemmeno la Cina potrà sottrarsi alla....."esplosione culturale".

La cosa straordinaria è che la nostra Costituzione sembra essere scritta apposta proprio per questo futuro scenario politico, specialmente in quel passaggio che considera le circoscrizioni (territorio) essere le uniche legittimate ad entrare nelle istituzioni e non i partiti che tra l'altro (a parte l'Art.49 che non dà ad essi nessuna forza strutturale) sono completamente ignorati nella totalità della stesura costituzionale, come se i Padri Costituenti fossero stati ispirati da profetica intuizione.

 

marco turco